Dalla regola fondamentale alla situazione analizzante,
J. L. Donnet

Il metodo psicoanalitico si basa sulla capacità della psiche di produrre una sequenza associativa e di discernerne – aprés coup – una logica inconscia. Nella pratica sociale della cura psicoanalitica il metodo si presenta come la messa in opera controllata delle condizioni attraverso le quali la libera associazione si rivela possibile, interpretabile e benefica. Esiste una contraddizione tra la necessità di basarsi su una teorizzazione precedente e la necessità di sospendere un sapere che rischia di occultare l’autenticità dell’esperienza vissuta. L’Autore ci ricorda il vincolo strutturale tra la messa in opera della regola fondamentale e la situazione definita da una cornicie, a partire dalla quale si dipana il processo analitico di investigazione trasformatrice. Egli evoca i problemi posti al metodo di oggettivazione iniziale per il riconoscimento del transfert in quanto oggetto di interpretazione trovato-creato. Sostiene che la trasformazione del paziente in analizzando presuppone l’introiezione funzionale dei diversi elementi del luogo analitico. Precisa, inoltre, il senso che dà all’espressione situazione analizzante. Un breve esempio illustra il valore cruciale del processo di enunciazione.