Il lavoro dell’astinenza
Cinzia Lucantoni

Nella prima parte di questo lavoro viene evidenziato il ruolo che il principio di astinenza ha avuto nella costruzione del pensiero psicoanalitico e quali vicissitudini ha seguito nel tempo. Le riflessioni che seguono sono un invito a rileggere l’astinenza articolandola con alcune elaborazioni concettuali che si sono consolidate o che hanno assunto significato diverso in epoche successive alla sua nascita quali il setting, il controtransfert, la role responsiveness. L’intento è quello di permettere un arricchimento del significato del principio di astinenza e rivalutarne le potenzialità, in un momento in cui, di fatto, in alcuni ambiti psicoanalitici, astinenza, neutralità e anonimato dell’analista sono messi in discussione. Un caso clinico esemplifica la complessità delle articolazioni con gli altri parametri di riferimento e mostra le questioni aperte che tuttora il principio di astinenza ci pone.
Restituendo complessità al principio di astinenza possiamo valutarne non solo il significato di norma negativa (cosa non fare), ma sentirla come una parte preziosa del processo di elaborazione della coppia analitica.