“Al posto di …”. La pulsione e il suo sconfinamento.
Rielaborazione (Durcharbeiten) e pratica analitica attuale
Cristina Rosas De Salas

Nel 1984, nel lavoro Corrientes actuantes en el pensamiento psicoanalitico latinoamericano W. Baranger e J. Mom hanno detto: «Non siamo fanatici. Siamo espansionisti circospetti. Lo abbiamo già detto altrove “espansione senza diluizione e con precisione”. Così inquadrata, l’espressione “al posto di…” sottintende implicitamente l’appello a riprendere in mano e a ripensare il contrappunto freudiano “ripetere-rielaborare” (Durcharbeiten) a partire dalle domande che la pratica clinica deve oggi affrontare. A tal fine, vengono proposte alcune “ipotesi ausiliarie” con uno scopo: ripensare gli ostacoli della cura. E un’intenzione: stabilire un “legame” tra le idee metapsicologiche e la clinica psicoanalitica attuale. E un’aspettativa: che sia possibile indagarne i confini e riconfermarne al tempo stesso la validità. Tali ipotesi si concentrano su alcune forme di ripetizione: la ripetizione nel discorso, esibita nel transfert (legata a complessi rappresentazionali), e la ripetizione nell’atto (slegata da complessi rappresentazionali), analizzandone le possibilità di rielaborazione.
Viene indagata, in particolare, la ripetizione nell’atto, con i suoi diversi gradi di complessità e la sua articolazione con la metapsicologia, per discutere poi alcune idee sul setting e sulla posizione dell’analista nel lavoro di rielaborazione che essa implica. Si conclude con la presentazione di un caso clinico.