Denominare i pazienti: un risvolto della relazione analitica, Geni Valle, Ugo Sabatello, Luigi Maccioni
A partire da uno spunto offerto dalla realtà esterna – l’esigenza di difendere l’anonimato dei casi clinici – gli autori indicano la possibilità di esplorare la realtà interna della relazione analitica e dell’analista, attraverso la denominazione del paziente.
Sigle, numerazione, un nuovo nome, pseudonimo o sinonimo, attribuiti al paziente, assumono il significato di una traccia da seguire nel difficile tentativo di distinguere il controtransfert dal transfert dell’analista sul paziente.