La tecnica psicoanalitica e la capacità dell’Io nell’osservazione dell’attività intrapsichica, Peter Gray

Riassumendo, ho preso qui in considerazione quell’aspetto dell’analisi delle nevrosi che riguarda la prospettiva di attenzione o il fuoco percettivo dell’analista che ascolta. E’ stata indicata la necessità di privilegiare una focalizzazione nell’osservazione dei dati che si limiti essenzialmente all’interno della situazione analitica. L’elaborazione di questo punto di vista ha permesso di evidenziare gli specifici vantaggi che esso offre nell’analisi delle comunicazioni del paziente che si riferiscono a comportamenti attuali o previsti al di fuori della situazione analitica, indicati talvolta come “acting out”. Questi aspetti sono stati considerati nel quadro dell’evoluzione della tecnica psicoanalitica – l’accresciuta comprensione del ruolo dell’io, la diminuita importanza delle misure di suggestione e persuasione, la crescente consapevolezza dell’importanza di non appropriarsi delle funzioni dell’io del paziente nel corso dell’analisi. Viene suggerito che le idee che sono state sottolineate vanno anche nel senso del miglioramento delle capacità di autoanalisi dell’analizzando. Io credo che il raggiungimento di una più grande efficacia della tecnica psicoanalitica nell’accrescere l’autonomia dell’io si basi su ulteriori scoperte circa le funzioni mediante le quali l’io normale può percepire se stesso.