L’espressione
Laurence Khan

Partendo dalla difficoltà che si incontra nel distinguere tensione da eccitamento dalla sensazione, l’autrice insiste sul ruolo dell’espressione, situata al limite tra economia quantitativa e qualificazione affettiva. Di fronte all’irruzione della forza pulsionale che si manifesterebbe in uno stato quasi-bruto, l’autrice insiste sulla funzione della “delegazione” anche nella forma di quel legame specifico che è il rappresentante-affetto e della sua conformazione in seno alla cura. L’attività percettiva, articolata alla fabbricazione estesica del mondo, è legata al ruolo della traccia mnestica motrice dell’affetto, tanto nell’identificazione e nella formazione del Sé e dell’altro, quanto nella fondazione delle istanze.