Depressione e mania:…, Adolfo Pazzagli
Il contributo ha lo scopo di presentare un caso di depressione grave nel quale la terapia psicoanalitica, accompagnata all’inizio da un trattamento con farmaci antidepressivi, ha portato a un percorso di indagine, ri-scoperta e conoscenza di ragioni lontane e riattivate nel transfert che erano soggiacenti non solo alla grave depressione e ad alcuni tratti della personalità ma anche, specificatamente, ad alcuni sintomi, il cui significato, che ha acquisito valore comunicativo col procedere del processo, è stato possibile elaborare e, se pur parzialmente, superare.
Il caso si presta poi ad alcune considerazioni generali sulle difficoltà, in un setting quale quello psicoanalitico, di separare nettamente gli episodi depressivi da aspetti del carattere, i periodi di normalità da quelli dominati dal disturbo, cosa più facile in un setting psichiatrico, nel quale lo psichiatra focalizza la sua attenzione e la sua indagine su alcuni sintomi e su alcune loro caratteristiche che sono già presenti nella sua mente. Nel contempo, tuttavia, è possibile constatare la maggior possibilità di contattare, attraverso la psicoanalisi, la depressione come risultato di una storia di vita e non come un puro episodio, che sovente è superato solo attraverso un viraggio maniacale non solo del paziente ma anche dello psichiatra curante.