Reazioni controtransferali acute e croniche, Otto F. Kernberg

Questo lavoro descrive le diverse caratteristiche delle reazioni controtransferali acute e croniche. A partire dall’attuale definizione di controtransfert come complessa reazione emozionale dell’analista nei confronti del paziente, esso sottolinea il potenziale valore terapeutico dell’indagine in corso, nella mente dell’analista, relativa alla natura fluttuante delle reazioni controtrasferali acute. Le reazioni controtransferali croniche, invece, sono collegate con gli sviluppi di transfert dei pazienti che presentano disordini severi della personalità e, corrispondentemente, una severa regressione transferale oppure resistenze narcisistiche contro la regressione transferale. L’utilizzazione tecnica della diagnosi dell’analista, l’indagine e l’elaborazione interpretativa del suo modo di vedere la reazione controtransferale cronica, richiede un lavoro sia all’interno che al di fuori delle sedute con il paziente; e, in circostanze ottimali, può dare un contributo determinante per la risoluzione di situazioni di stallo terapeutico cronico. Due casi clinici contribuiscono ad illustrare i propositi di questo lavoro.