Volume 15, Numero 1
Gennaio-Giugno 2011

Sinestesie e multilinguismo, Simona Argentieri

L’Autrice si confronta con il tema del rapporto tra multilinguismo e sinestesie; cioè sensazioni secondarie che si attivano in conseguenza della stimolazione di un registro sensoriale primario. Partendo da esperienze cliniche, messe a confronto con testimonianze letterarie, osserva come l’intreccio sinestesico di suoni, immagini e sensazioni si elevi alla massima potenza nei multilingui, in varie infinite combinazioni. Le sinestesie consentono sia di regredire, tornare all’origine, recuperare il passato; sia invece di far mettere profonde radici anche alle lingue straniere, dando spazio a nuovi vissuti affettivi: non solo alle parole, ma anche agli elementi costitutivi elementari del linguaggio come le lettere dell’alfabeto… Già Freud, al tempo degli studi sulle afasie, osserva che il sistema associativo delle rappresentazioni ha una capacità di estensione. Così, non solo le stesse parole nelle diverse lingue sono caricate differentemente di affetti, ma nei polilingui si costituiscono “superassociazioni”, doppi sistemi di rappresentazioni di parola, talora con funzionamento relativamente indipendente, talora invece con un funzionamento a vasi comunicanti. Le sinestesie sono un fenomeno al confine di tante discipline, ma sarebbe utile costituire un vertice di osservazione del problema precipuamente psicoanalitico, a partire dalla distinzione del concetto di rappresentazioni/ percezioni amodali, strettamente connesso ma non sovrapponibile.