Un incesto professionale: la seduzione sessuale e amorosa in psicoanalisi
Simona Argentieri
Il tema della seduzione fra terapeuta e paziente è tanto vasto quanto scomodo e scivoloso. Convergono infatti nella questione una complessità di livelli: etici, tecnici, medico-legali, giuridici, storici… che necessariamente si intrecciano con i problemi precipuamente psicoanalitici delle vicissitudini consce ed inconsce di transfert e controtransfert. La maggiore difficoltà, peraltro, è nel rischio costante di usare difensivamente i diversi livelli l’uno contro l’altro. Ad esempio, invocando la necessità di capire le dinamiche profonde per eludere la presa di posizione necessaria di fronte all’abuso attuale e reale; oppure, all’opposto, usando la questione morale come un argomento liquidatorio, che esclude il confronto teorico-clinico con la scottante materia della sessualità in terapia.
I rapporti sessuali tra terapeuta e paziente sono comunque da considerare come un “incesto professionale”, una grave e nociva patologia che peraltro è frequentissima. Proprio come nell’incesto, la violenza più subdola è non consentire alla vittima la possibilità di vedere riconosciuto il torto subìto e il suo significato.